Vai al contenuto della pagina.
Regione Lombardia
Accedi all'area personale
Comune di Dorno
Seguici su
Cerca
Nascondi la navigazione
Comune di Dorno
Amministrazione
Novità
Servizi
Vivere Dorno
Gestione rifiuti
Istruzione
Urbanizzazione
Tutti gli argomenti...
Seguici su
Nascondi la navigazione
Nome del Comune
Amministrazione
Novità
Servizi
Vivere Dorno
Gestione rifiuti
Istruzione
Urbanizzazione
Tutti gli argomenti...
Home
/
Vivere Dorno
/
Territorio e storia
/
Territorio e storia
/
Storia
Storia
Condividi
Facebook
Twitter
Linkedin
Whatsapp
Telegram
Vedi azioni
Scarica
Stampa
Invia
Argomenti
Descrizione
La prima scritta che riporta il toponimo di Duriis è considerato l'itinerarium Burdigalense o hierosolomytanum, del 333 dopo Cristo, che segnala la presenza, tra Pavia (Ticinum) e Lomello (Laumellum ), a 12 miglia dall'una e 9 dall'altra di una stazione di cambio per cavalli, appunto la "mutatio Duriis".
Ammiano Marcellino, Storico tardo latino, ricorda l'esistenza sulla via per la Gallia a sud di Milano, di "un locum ad duabus columnis insignem qui Laumellum interiacet et Ticinum" (Rerum Gestariis). Ritrovamenti casuali, avvenuti nel 1975, di asce, ceramiche, coppe e fibule, risalenti al bronzo medio (1600-1300 a c ), ora al museo civico di Pavia ed al museo preistorico Pigorini di Roma, testimoniano la presenza, in situ, di genti autoctone, forse di origine Ligure o di Golasecca,.stanziali, presumibilmente in piccoli accampamenti, a far tempo circa dal 2000 a.C. , come testimoniato dal ritrovamento di una tazza e di fibule con ansa ad ascia, fino al 9 secolo a.C., periodo in cui è possibile far risalire l'ultimo reperto appartenente all'età del bronzo, rinvenuto nel 1976.
Risalente al 5° secolo a.C. è invece una bocchetta di stile Etrusco probabilmente frutto del commercio tra i Tirreni e i Celti ( Insubri o più probabilmente Levi ) che proprio in quel periodo si affacciavano sulla pianura padana.
Risalenti al 2° secolo a.C. e di provenienza e gusto Celtico sono invece i numerosi ritrovamenti in zona Batterra, dove vengono ritrovati i reperti risalenti al secolo successivo, ormai di origine romana ( la battaglia di Casteggio ha luogo infatti nel 222 a.C.).
Fantasiose appaiono le teorie formulate nei secoli circa l'etimologia del nome di Dorno che deriverebbe dall'etrusco Horn (capo) o dal celtico Dur (argine), DURN (lino) o DURNA (curva).
Vari documenti medievali, a partire dal 12° secolo attestano l'uso ormai comune del nome Durno.
Caduto l'Impero Romano la Regione rimase in balia dei barbari, del Regno italico-gotico, dell'effimero Impero riunito da Giustiniano, per passare, dal 570 d.C. nel Regno longobardo e più tardi, dal 774, in quello franco e nel neo Sacro Romano Impero.
Nell' 834 Dorno, infeudato nella Contea di Lomello venne da Lotario I assegnato a Manfredi d'Orleans.
Roberto dei Conti Palatini, di Lomello, viene citato dall'Imperatore Enrico V, in un diploma del 1190, come Signore di Dorno.
Nel 1266 Dorno era Castello dei marcabotti, cioè dei ghibellini di Pavia, per poi passare nello stato Visconteo.
Lo stemma e il gonfalone
Su proposta dell'allora Presidente del Consiglio Amintore Fanfani, con Decreto del Presidente della Repubblica Antonio Segni, nel 1957, venne riconosciuto a Dorno il diritto al Gonfalone, rappresentante lo stemma del Comune.
A forma di scudo, diviso orizzontalmente in due parti, azzurra la
superiore e rossa l'inferiore, raffigura nella parte in alto, al centro, il sole con 12 raggi d'oro, avente ai lati sia destro che sinistro, 2 colonne marmoree. Nella parte inferiore sono, invece, raffigurati tre gigli d'oro.
Lo scudo è sormontato dalla corona e contornato da rami di alloro a sinistra e di quercia a destra, che si intrecciano in basso, sopra la scritta Dorno.
Il sole e i raggi stanno a rappresentare la localizzazione del comune nella Lomellina fertile e ricca dei prodotti della agricoltura; le colonne ricordano l'origine romana, con riferimento al sito "ad duas columnas" mentre i gigli sono tratti direttamente dagli stemmi gentilizi di antiche famiglie nobili del posto: i Dossi e gli Strada.
Descrizione
Documenti allegati
Scarica il libro di Dino Laboranti "Dorno - appunti storici" (1,09 MB)
Indietro
Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?
Valuta da 1 a 5 stelle la pagina
Valuta 5 stelle su 5
Valuta 4 stelle su 5
Valuta 3 stelle su 5
Valuta 2 stelle su 5
Valuta 1 stelle su 5
Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!
Quali sono stati gli aspetti che hai preferito?
1/2
Le indicazioni erano chiare
Le indicazioni erano complete
Capivo sempre che stavo procedendo correttamente
Non ho avuto problemi tecnici
Altro
Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?
1/2
A volte le indicazioni non erano chiare
A volte le indicazioni non erano complete
A volte non capivo se stavo procedendo correttamente
Ho avuto problemi tecnici
Altro
Indietro
Avanti
Vuoi aggiungere altri dettagli?
2/2
Dettaglio
Inserire massimo 200 caratteri
Indietro
Contatta il comune
Leggi le domande frequenti
Richiedi assistenza
Chiama il numero (+39) 0382.84003
Prenota appuntamento
Problemi in città
Segnala disservizio